Dopo una corsa intensa, il corpo parla.
Lo senti nelle gambe pesanti, nel respiro ancora corto e in quella tensione che non si scioglie nemmeno con un po’ di stretching.
Il rischio? Trascurare il recupero e ritrovarsi con dolori ricorrenti, rigidità o micro-traumi che frenano la tua voglia di ripartire. Ti suona familiare?
Ma c’è una buona notizia: lo Yoga, se praticato con costanza, può diventare il tuo miglior alleato nel post allenamento.
Non si tratta solo di allungare i muscoli, ma di riequilibrare tutto il sistema — corpo, postura, respiro, mente.
In questo articolo scoprirai:
- perché lo yoga è così efficace dopo la corsa,
- quali posizioni yoga scegliere (anche se sei alle prime armi),
- come costruire una mini routine che funziona davvero.
Perché lo Yoga è fondamentale per il recupero post allenamento dopo la corsa
Dopo la corsa, il corpo ha bisogno di tornare in equilibrio.
I muscoli — soprattutto quelli delle gambe — restano contratti. Il fiato corto fatica a ritrovare il suo ritmo. Le spalle e la schiena accumulano tensioni che continui a sentire anche nelle ore successive.
Ed è qui che lo Yoga può fare la differenza.
Non serve una pratica lunga, posizioni complicate o “da acrobata“. Bastano poche posture (asana) mirate per:
- allungare in modo dolce i muscoli affaticati,
- migliorare la circolazione e il rilascio delle tensioni,
- riportare il respiro su un ritmo più calmo e profondo.
E sai qual’è il risultato? Un corpo più sciolto, gambe più leggere e una mente che si rilassa dopo lo sforzo.
Nel prossimo paragrafo potrai scoprire quali benefici puoi aspettarti già dalle prime pratiche.

Favorisce il rilassamento muscolare
Durante la corsa, i muscoli — in particolare quelli delle gambe — lavorano in modo continuo e ripetitivo. Ed ecco che cosa accade: si accumulano tensioni localizzate e acido lattico.
La conseguenza? È una sensazione di rigidità che può durare anche ore.
Lo yoga, con i suoi allungamenti dolci e controllati, aiuta a sciogliere le tensioni e a rilassare i muscoli in profondità.
In pochi minuti senti il corpo più fluido e pronto a rigenerarsi.
Migliora la respirazione
Dopo una corsa intensa, il respiro resta spesso corto e affannato.
Lo yoga, grazie al lavoro sul ritmo e sulla consapevolezza del respiro, aiuta a rallentare, ossigenare meglio i tessuti e riportare calma al sistema nervoso.
Il risultato? Recupero più veloce, mente più lucida e corpo più pronto per la prossima uscita.
Previene infortuni e rigidità
Correre senza un adeguato recupero può portare a micro-traumi, contratture e rigidità articolare.
Lo yoga agisce in profondità su fianchi, schiena e muscoli stabilizzatori spesso trascurati dalla corsa.
Questo riduce l’accumulo di tensione e aiuta il corpo a mantenersi mobile, fluido e più resistente agli sforzi successivi.
Contribuisce all’equilibrio posturale
Correre rinforza, ma può anche accentuare piccoli squilibri posturali, soprattutto se la routine è sempre la stessa.
Lo yoga aiuta a riequilibrare le linee del corpo, lavorando anche su spalle, schiena e bacino.
Così ogni corsa diventa più fluida e il corpo ritrova la sua stabilità naturale.
Sostiene il recupero mentale
Recuperare non significa solo rilassare i muscoli.
Dopo una corsa intensa, anche la mente ha bisogno di rallentare, liberarsi dalla tensione e lasciar andare la pressione della performance.
Lo yoga invita all’ascolto e alla presenza.
Bastano pochi minuti per ritrovare calma, concentrazione e motivazione per ripartire con più lucidità.
Le migliori posizioni Yoga dopo una corsa intensa
Sai qual è la cosa migliore da fare dopo un allenamento di corsa? É una cosa davvero semplice, ma spesso trascurata: ascoltare il proprio corpo.
Gambe stanche, schiena contratta, respiro ancora accelerato: sono segnali che non vanno ignorati.
Praticare yoga in questo momento può fare davvero la differenza.
Non servono sequenze complesse: bastano alcune posizioni mirate, scelte con attenzione, per favorire il rilassamento, sciogliere le tensioni e preparare il corpo a rigenerarsi.
Di seguito trovi una selezione di posizioni semplici, efficaci e adatte a tutti — anche se sei alle prime armi.
Inizia da quella che ti ispira di più… e ascolta come cambia il tuo recupero.

Uttanasana – Piegamento in avanti in piedi
Dopo la corsa, i muscoli posteriori delle gambe sono spesso tesi e poco reattivi.
Uttanasana — il piegamento in avanti da in piedi — è una delle posizioni migliori per rilasciare questa tensione in modo profondo.
In questa posizione:
- le gambe si allungano senza forzature,
- la schiena si distende,
- il respiro scende lentamente verso il basso, favorendo il rilassamento.
Come fare
Stai in piedi, unisci i piedi e lascia che il busto si pieghi in avanti, verso le gambe.
Non preoccuparti di arrivare a toccare i piedi: lascia semplicemente che la gravità faccia il suo lavoro.
Le braccia ricadono morbide, la testa è rilassata. Resta per 5–8 respiri profondi.
Anche solo un minuto in questa posizione può sciogliere le gambe e alleggerire la mente.

Adho Mukha Svanasana – Cane a Testa in Giù
Adho Mukha Svanasana è una delle posizioni più complete per chi corre.
Allunga tutta la parte posteriore del corpo e aiuta a rilasciare la tensione da gambe, schiena e spalle.
In questa posizione:
- i polpacci e i tendini d’Achille si distendono,
- la schiena si allunga in modo naturale,
- il respiro trova spazio e profondità.
Come fare
Parti a quattro zampe, poi solleva il bacino verso l’alto, spingendo i talloni verso terra e le mani ben aperte sul tappetino.
Non forzare: anche se i talloni non toccano il suolo, la posizione lavora comunque in modo efficace. Respira per 5–6 cicli completi.
È ideale per defaticare e riportare equilibrio dopo lo sforzo.

Supta Baddha Konasana – Farfalla distesa
Dopo la corsa, anche anche e inguini possono restare contratti.
Supta Baddha Konasana favorisce un rilassamento profondo del bacino e aiuta a rallentare anche a livello mentale.
In questa posizione:
- le anche si aprono senza sforzo,
- la zona inguinale si decontrae,
- tutto il corpo si prepara al riposo.
Come fare
Sdraiati sulla schiena, unisci le piante dei piedi e lascia che le ginocchia scendano lateralmente verso il tappeto.
Puoi usare cuscini o blocchi sotto le cosce se senti troppo stiramento. Resta per almeno 1–2 minuti.
Una posizione perfetta per rilassarsi in profondità.

Ananda Balasana – Bambino Felice
Ananda Balasana è perfetta per scaricare la zona lombare, spesso affaticata dopo una corsa, soprattutto su asfalto.
In questa posizione:
- la zona bassa della schiena si distende,
- le anche si alleggeriscono,
- si crea un effetto calmante e riequilibrante.
Come fare
Sdraiati sulla schiena, porta le ginocchia verso il petto e afferra le piante dei piedi con le mani.
Lascia che le ginocchia scendano verso le ascelle. Respira in modo fluido e resta nella posizione per 30–60 secondi.
Ananda Balasana è semplice e molto efficace per rilassare tutto il bacino.

Viparita Karani – Gambe al muro
Viparita Karani è una delle posizioni più rigeneranti in assoluto.
Ideale per chi ha le gambe pesanti o sente un senso di affaticamento profondo dopo la corsa.
In questa posizione:
- si facilita il ritorno venoso,
- si riduce il gonfiore e la fatica alle gambe,
- si attiva il sistema parasimpatico, favorendo il recupero.
Come fare
Sdraiati sulla schiena con i glutei vicino a una parete e solleva le gambe verso l’alto, appoggiandole al muro.
Le braccia restano rilassate lungo i fianchi. Chiudi gli occhi, respira e resta per 5–10 minuti.
Un vero toccasana per chiudere la sessione post corsa con leggerezza e benessere.
Hai appena scoperto cinque posizioni semplici, ma davvero efficaci per aiutare il tuo corpo a recuperare dopo la corsa.
Ora viene la parte più importante: inserirle nella tua routine in modo sostenibile.
Anche pochi minuti, se ben strutturati, possono fare la differenza.
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Consigli pratici per inserire lo Yoga nel recupero post allenamento
Integrare lo yoga dopo la corsa è più semplice di quanto pensi.
Non servono sessioni lunghe né posizioni complesse. Basta un approccio realistico, costante e adatto al tuo corpo.
Ecco da dove iniziare:
1. Trova il momento giusto per te
Puoi praticare subito dopo la corsa, quando i muscoli sono ancora caldi, oppure la sera per favorire il rilassamento.
L’importante è ascoltarti e scegliere un momento in cui senti davvero il bisogno di rallentare.
2. Crea una mini routine
Non serve includere tutte le posizioni ogni volta. Scegline 2 o 3 tra quelle proposte e ripetile ogni volta che corri.
Pochi minuti con respiri profondi sono più efficaci di una pratica lunga fatta di fretta.
3. Prepara uno spazio semplice e comodo
Un tappetino, un angolo tranquillo, zero distrazioni. Non serve altro.
Se il contesto è accogliente, sarà più facile tornare a praticare con regolarità.
4. Adatta la pratica alle tue esigenze
Ogni corpo ha bisogno di tempi diversi. Se una posizione è troppo intensa, usa un supporto o modificane l’allineamento.
Il recupero post corsa non è una gara, ma un atto di cura.
5. Respira, sempre
La respirazione è parte integrante della pratica. Inizia ogni sequenza con 2–3 respiri profondi, poi mantieni un ritmo lento e costante.
Aiuta a ossigenare i muscoli e a calmare il sistema nervoso.
6. Osserva i cambiamenti
Nota come cambia il tuo recupero dopo una settimana o due.
Gambe più leggere? Meno dolori? Più voglia di allenarti? Se sì, continua. Se no, aggiusta. Il corpo ti dà sempre indicazioni preziose.
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Considerazioni finali
Inserire lo yoga nella tua routine post corsa è un gesto semplice, ma potente.
Aiuta il corpo a sciogliersi, la mente a rallentare e il respiro a tornare calmo.
Ti fa sentire più presente, più pronto e più in equilibrio per affrontare il prossimo allenamento.
Non serve essere esperti.
Bastano pochi minuti, le posizioni giuste e la voglia di prenderti cura di te — anche dopo la corsa.
FAQ – Domande frequenti su yoga e recupero post corsa
Devo essere flessibile per iniziare a praticare yoga dopo la corsa?
No, la flessibilità non è un requisito. È uno dei benefici che arrivano con la pratica.
Puoi iniziare subito, adattando ogni posizione al tuo livello, magari usando supporti (coperta, blocchi, cuscini). L’importante è ascoltare il corpo, non forzare.
Quanto tempo dovrei dedicare allo yoga dopo l’allenamento?
Anche 10–15 minuti sono sufficienti.
L’importante non è la durata, ma la costanza. Una routine breve e regolare offre più benefici di una sessione lunga fatta una volta ogni tanto, soprattutto se integrata con altre attività sportive come la corsa.
È meglio praticare subito dopo la corsa o più tardi?
Dipende da te.
Subito dopo la corsa è l’ideale per defaticare mentre i muscoli sono caldi. Ma se preferisci rilassarti la sera, va benissimo. L’ascolto del corpo viene prima di ogni regola.
Lo yoga può influire sulle prestazioni durante la corsa?
Sì, e in modo sorprendentemente positivo.
Inserire lo yoga come esercizio di recupero aiuta il tuo organismo a smaltire più rapidamente le tensioni e le scorie accumulate, migliorando il funzionamento globale del corpo.
Una pratica regolare ti aiuta a correre in modo più fluido, a respirare meglio e a ridurre i tempi di recupero.
Tutto questo si traduce in prestazioni più stabili, sicure e durature nel tempo.
Quali posizioni sono più adatte se sono un principiante?
Ottime per iniziare:
- Viparita Karani (gambe al muro)
- Supta Baddha Konasana (farfalla distesa)
- Uttanasana (piegamento in avanti)
Sono semplici da eseguire e molto efficaci per abbreviare i tempi di recupero muscolare dopo sport o allenamenti.
Lo yoga è utile anche per chi corre da anni?
Sì, assolutamente.
Aiuta a migliorare la mobilità, prevenire dolori e aumentare la qualità del recupero — sia a livello mentale che fisico — contribuendo a ridurre il tempo di recupero tra un allenamento e l’altro.
Posso sostituire lo stretching con lo yoga?
Sì, e otterrai benefici aggiuntivi: respiro più profondo, rilassamento mentale, maggiore consapevolezza.
Alcune posizioni yoga coprono più gruppi muscolari rispetto allo stretching tradizionale.
Come posso restare costante nella routine post corsa?
Semplifica.
Tieni il tappetino a vista, scegli 2 posizioni fisse, crea un rituale personale.
E se serve ispirazione, cerca una lezione online o condividi la pratica con altri runner: la motivazione cresce insieme… così come la qualità dei tuoi allenamenti.
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