Sei in procinto di partire per il tanto agognato retreat yoga ma non sai cosa mettere in valigia? Nessun problema, veniamo in tuo “soccorso” con un articolo pensato proprio per chi, come te, è alle prese con i preparativi per l’imminente partenza. In questo “pezzo” parleremo proprio di cosa portare nella valigia per il tuo ritiro yoga. Buon viaggio… ma prima buona lettura!
Perché viaggiare fa bene?
Prima di vedere insieme cosa mettere nella valigia perfetta per il tuo ritiro yoga, ricapitoliamo perché viaggiare fa bene a corpo e anima.
Fa uscire dalla propria zona di comfort, lo spazio in cui ci si muove facilmente, in cui ci si sente al sicuro perché lo conosciamo a menadito e perché è sempre uguale a se stesso. Uscire da questo spazio consente di conoscersi un po’ di più, e viaggiare crea quella connessione con la parte più profonda di noi stessi che è lì da sempre, ma che si palesa solo se sollecitata coi giusti stimoli.
Sviluppa la creatività, ossia contribuisce a risolvere i problemi di tutti i giorni attraverso elementi nuovi. Quando ci si mette in viaggio, ce la si cava con quel poco che si ha a disposizione, i bisogni si riducono e ci si riscopre meccanici, medici, esploratori, capitani di barca, fotografi e molto altro. È scientificamente provato che in situazioni nuove le connessioni neurali che scatenano la creatività sono sempre attive.
Sviluppa tolleranza, pazienza e flessibilità: spesso infatti, per i motivi più vari, non è possibile rispettare il programma pianificato o bisogna inventarsi un piano B in modo estemporaneo.
Rivela quanta forza abbiamo e quanto siamo in grado di ottenere in situazioni nuove, viaggiare insegna a trovare la volontà per affrontare ciò che succede. Anche se mai sperimentato fino allora.
Viaggiare, inoltre, apre la mente al nuovo, permette di conoscere nuove culture, nuovi sapori, nuove usanze. Consente di imparare nuove lingue in modo molto più diretto che apprenderle sui banchi di scuola. Crea nuove amicizie, nuove relazioni, nuove connessioni.

Vedere la quotidianità con il giusto distacco
Infine, viaggiare fa prendere le distanze rispetto ai problemi della quotidianità: quando si è dentro al problema, non si riesce ad affrontarlo con obiettività perché si è come in un grande centrifuga; staccando, scollegandosi dal quotidiano, si cominciano a vedere i problemi e le situazioni da un nuovo punto di vista; per quello che sono realmente.
Come preparare la valigia perfetta per il tuo retreat yoga
Il web impazza di consigli su come fare la valigia perfetta. E possiamo capire il perché: in generale – non solo per un ritiro yoga – quando si viaggia, sapere di avere portato con sé quanto serve, fa sentire al sicuro.
Non ci stiamo riferendo alla quantità. Anzi, i viaggiatori “cronici” imparano ad alleggerirsi: portano con sé solo l’essenziale e meno portano, meglio stanno. Un po’ perché subentra l’arte dell’arrangiarsi, un po’ perché almeno in viaggio ci si prende la libertà di essere davvero chi si vuole. E ancora, perché misurarsi con ciò che si ha a disposizione, senza aggiungere o cercare altro, è un buon esercizio per stare nel presente.
Ma c’è anche altro. Lo avevamo già detto nell’articolo intitolato vacanza yoga: la valigia perfetta, ma lo ricordiamo anche qui. Essere yogi in viaggio non significa solo infilare in valigia un tappetino.
Essere yogi è prima di tutto un modo di essere, di pensare, di comportarsi verso il prossimo. Lo yoga apre la mente, rende libero, fa sentire forte e fa vedere in modo diverso gli ostacoli, che si trasformano, man mano, in piccoli gradini da scalare passo dopo passo. Sarebbe quindi bene preparare la valigia perfetta per il tuo retreat yoga avendo voglia di:
- condividere il viaggio;
- aprirsi a chiunque si incontra lungo il cammino;
- conoscere la storia e l’identità della destinazione che si sta per visitare;
- essere positivi;
- non pensare alla fine del viaggio, a cosa ci aspetta al ritorno, ma essere ben presenti nel qui e ora.

Foto: Ritiro di Yoga in Spagna con Valentina Mocchi
Cosa mettere nella valigia perfetta per il tuo ritiro yoga
Ecco un breve elenco degli immancabili nella valigia perfetta per il tuo ritiro yoga:
- Tappetino da viaggio, meglio se leggero, antiscivolo e poco ingombrante. In alternativa, ti consigliamo di portare un telo yoga in cotone o microfibra da posizionare sopra al tappetino che troverai nel centro.

- Cordino porta-tappetino per arrotolare il tuo tappetino e fargli occupare meno posto possibile.
- Shopper o borsa per trasportarlo ovunque tu vada in modo agevole.
- Detergente per tappetino, meglio se ecologico.
- Abbigliamento adatto alla pratica, in particolare pantaloni lunghi o corti, maglietta o top che ti permettano di praticare in totale comodità.
- Asciugamano, sempre meglio averlo durante la pratica.
Da portare a prescindere dall’attività yoga
Ci sono poi una serie di accessori, indumenti ed elementi che è sempre meglio portare con sé, a prescindere dalla pratica yoga. Qualche esempio? Un costume da bagno, se si va al mare. Cappello, occhiali da sole e crema solare sia che tu vada al mare d’estate, sia che tu vada in montagna, in estate e in inverno. Non scordarti la borraccia, per avere l’acqua sempre con te e per evitare di utilizzare bottiglie di plastica.
Un retreat è poi una bella occasione per prendersi del tempo per leggere: ricordati quindi dei libri per approfondire la pratica. Infine, spalanca le braccia alle tue passioni: metti in valigia una macchina fotografica se non ti accontenti delle foto scattate col cellulare, e un diario o agenda di viaggio per tenere traccia delle emozioni che il viaggio ti farà vivere.
È il tuo primo ritiro? Ecco come prepararti al meglio
Fare la valigia è solo una parte della preparazione. Se è la tua prima volta a un ritiro, ci sono anche piccoli gesti quotidiani che possono aiutarti ad arrivare più serena e pronta a vivere l’esperienza al meglio.
Ecco qualche suggerimento per entrare nel giusto stato d’animo prima di partire:
Allenati al silenzio.
Molti ritiri prevedono momenti di silenzio. Nei giorni prima, prova a stare 10 minuti al giorno senza telefono, musica o distrazioni. Forse ti sembrerà difficile, ma scoprirai quanto può rigenerare.
Abitua il corpo a nuovi ritmi.
Se non sei un’allodola, inizia gradualmente a svegliarti un po’ prima. Molti ritiri iniziano con la pratica all’alba e sarà più facile se il corpo è già pronto.
Porta con te qualcosa che ti conforta.
Un piccolo oggetto simbolico – una pietra, una foto, un diario – può diventare un’ancora nei momenti più intensi o nostalgici.
Pratica la flessibilità… mentale.
Un ritiro yoga o meditazione ti mette a confronto con abitudini nuove. Allenati ad accogliere l’imprevisto: cambia percorso per andare al lavoro, prova un nuovo cibo, spegni il cellulare un’ora prima.
Sperimenta il mangiare consapevole (mindful eating).
Mangia almeno un pasto al giorno in silenzio, con attenzione e lentezza. È una pratica semplice che ti aiuterà a goderti i pasti nei giorni di ritiro yoga.
Inizia un piccolo diario di gratitudine.
Scrivi ogni sera 3 cose belle della tua giornata. Sarà un’abitudine preziosa da portare anche con te durante il ritiro.
Riduci un po’ alla volta il digitale.
Il detox digitale è più semplice se lo inizi prima: prova a stare mezz’ora senza telefono ogni giorno, e aumenta gradualmente.
Porta con te le domande.
Scrivi i dubbi o le curiosità che hai sullo yoga o su te stessa. I ritiri sono occasioni perfette per chiedere, esplorare, confrontarsi.
Accogli il “non sapere”.
Non devi avere tutte le risposte. Allenati a stare anche nell’incertezza, con leggerezza.
Pensa al dopo.
La magia del ritiro non finisce con il viaggio di ritorno. Rifletti su come potrai integrare alcune pratiche nella tua quotidianità, anche solo 5 minuti al giorno.
Un ritiro non è una prova da superare. È un invito a rallentare, ascoltarti e volerti più bene. Preparati con cura, ma senza stress: il resto verrà da sé.

Hai già scelto il ritiro giusto per te?
Preparare il bagaglio è importante, ma ancora prima lo è scegliere il ritiro che davvero risponde a ciò che cerchi.
Stile, insegnante, durata, aspettative, livello: ci sono tanti fattori da considerare — soprattutto se è la tua prima volta.
? Se vuoi qualche consiglio pratico per orientarti tra le varie proposte, leggi la nostra guida:
Workshop yoga: come scegliere quello giusto per te (senza stress e senza sbagliare)
Anche se parla di workshop, troverai spunti molto utili anche per la scelta di un ritiro.
Dove trovare un ritiro di yoga? Ecco le migliori destinazioni
Puoi consultare il calendario ritiri yoga e meditazione anche online con numerosi weekend, vacanze, ritiri, lezioni e corsi yoga.
Cerca qui vacanze, ritiri e workshop yoga di tuo interesse.
EVENTI YOGA PER MESE
FAQ – Domande frequenti sui ritiri yoga
1. Ritiro yoga: cos’è esattamente?
Un ritiro di yoga è una pausa dalla routine quotidiana, una full immersion nella pratica in un contesto immerso nella natura o comunque rigenerante. Non è solo una vacanza, ma un’esperienza pensata per dedicare tempo a te stessa, al corpo e alla mente, attraverso yoga, meditazione e attività di benessere.
2. Qual è il significato di retreat yoga?
“Retreat” significa letteralmente “ritiro” e si riferisce a un momento in cui ti allontani dal mondo esterno per entrare in contatto più profondo con te stessa. I retreat yoga combinano pratica fisica, momenti di introspezione, vita comunitaria e tempo libero per rigenerarsi e ritrovare equilibrio.
3. Cosa devo portare in un ritiro di yoga?
Dipende dalla stagione e dalla location, ma in generale ti serviranno abiti comodi, tappetino, eventuali supporti (cuscino, coperta), borraccia, un quaderno per appunti o diario, prodotti per l’igiene personale e un oggetto che ti faccia sentire “a casa”.
Consulta sempre la lista fornita dagli organizzatori, per non dimenticare nulla.
4. Come vestirsi per un ritiro spirituale?
Punta alla comodità. Preferisci abiti leggeri e traspiranti per la pratica, e vestiti caldi e morbidi per i momenti di relax o di meditazione. Porta anche qualcosa per coprirti nei momenti più statici o serali, e scarpe facili da togliere. In molti retreat si cammina scalzi durante le attività.
5. Quanto costa un ritiro yoga?
I prezzi possono variare molto in base alla durata, alla location, al tipo di alloggio e all’esperienza dell’insegnante. In media, un weekend costa tra i 200 e i 400 euro, mentre i retreat di una settimana possono arrivare a 600–1.200 euro o più. Considera sempre cosa è incluso nel prezzo: pasti, alloggio, pratiche, attività extra. E occhio alle spese nascoste!
6. Come scegliere un ritiro yoga?
Non basta farsi guidare da foto belle o descrizioni ispirazionali. Scegli in base allo stile di yoga proposto, all’insegnante, al luogo, alla durata e al periodo dell’anno.
Per aiutarti, abbiamo creato una guida pratica alla scelta del workshop perfetto, ricca di consigli utili: clicca qui per leggerla.
7. Serve esperienza per partecipare?
No, non sempre. Molti retreat sono pensati anche per principianti o per chi ha una pratica discontinua. Se hai dubbi, chiedi all’organizzatore: sarà felice di indicarti se il livello proposto è adatto a te.
8. Si ha del tempo libero durante un retreat?
Sì. Anche se alcune giornate sono intense, molti ritiri prevedono momenti di pausa tra le pratiche. Potrai rilassarti, leggere, esplorare la natura o semplicemente stare con te stessa.
Ricorda: non è una maratona, ma un’occasione per rallentare.
9. Un ritiro yoga è adatto a chi ha bisogno di staccare dalla vita frenetica?
Assolutamente sì. È uno dei motivi principali per cui tante persone scelgono di partecipare. È un’occasione preziosa per lasciare andare le pressioni quotidiane, riscoprire il tuo ritmo naturale e dedicarti finalmente a ciò che conta davvero.
Tre risorse interessanti per te:
- Ritiri e Vacanze Yoga Capodanno
- Dieci errori da non commettere quando si prenota un retreat yoga
- Viaggio Yoga: alla scoperta della meravigliosa India
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